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Caratteristiche della metodologia - altre definizioni
"La metodologia della formazione-intervento si basa sul presupposto che le persone apprendono quello che gli serve e non quello che gli è imposto. Ciò che una persona sente di voler apprendere è dunque frutto di una scelta e questa è solitamente connessa ad una prospettiva di ruolo che ne promuove l'azione, alimenta la ricerca di conoscenze e giustifica l'impegno a sviluppare ulteriori competenze.
Il perseguimento della prospettiva richiede la formulazione di un progetto e la realizzazione del progetto consente di verificare e riconoscere la capacità di interpretare il ruolo atteso. La capacità di formulare un progetto e di perseguirlo diventa una competenza che si aggiunge a quella necessaria per interpretare il ruolo atteso. Essa risulta utile ad animare il desiderio di coprire altri ruoli in quanto dà il conforto di saper percorrere la strada per raggiungere quell'obiettivo.
Una persona può sentire la necessità di svolgere un nuovo ruolo, le persone di un'organizzazione possono avvertire l'opportunità che essa cambi la propria funzionalità, le persone di un territorio possono maturare la consapevolezza che esso consenta una migliore vivibilità. Per consentire ciò serve una strategia che delinei il percorso per ottenere i risultati attesi e un progetto che consenta di utilizzare e finalizzare le risorse necessarie per raggiungerli.
La formazione-intervento aiuta a definire gli obiettivi, a scegliere le strategie, a perseguire un progetto e a ottenere i risultati attesi. Tutto ciò attiene a quello che viene chiamato "intervento" . Fissare obiettivi, formulare strategie, sviluppare progetti, acquisire e finalizzare risorse per ottenere risultati delinea anche un percorso di apprendimento che le persone maturano seguendo l'itinerario tracciato "dall'intervento".
Ai partecipanti di un programma di formazione-intervento si chiede dunque quale ruolo essi intendono ricoprire, quale strategia intendono perseguire e con loro si sviluppa assieme un progetto che li porti a coprire il ruolo e a mettere in pratica la strategia, direttamente nel loro proprio mondo reale, insegnando a recuperare le conoscenze necessarie dentro di sè e nel contesto circostante, curando che nel frattempo si sviluppi anche l'apprendimento sul modo con cui ciò si va facendo.
Un programma di formazione-intervento richiede momenti di progettualità diretta e momenti di predisposizione a monte e di riflessione a valle, così come ha bisogno di raccogliere conoscenze e mettere in comune conoscenze e competenze. Il programma ha inoltre bisogno di momenti di confronto e negoziazione anche pubblica con coloro che sollecitano il cambiamento e coloro che, nel contesto quotidiano, coprono ruoli di interfaccia, ruoli e persone con cui è logico attivare processi di negoziazione e condivisione che consentano lo sviluppo del processo e l'acquisizione del ruolo. Questi momenti si sviluppano in un luogo che può sembrare un'aula di formazione solo perché richiede delle attrezzature simili. L'alternanza di periodo di progettazione con momenti di incontro in locali attrezzati non deve essere confusa con quello che alcuni formatori chiamano l'alternanza "aula e campo" dove "campo" è solo inteso come luogo di esercitazione delle conoscenze trasmesse in aula.
Per la formazione-intervento il "campo" è l'organizzazione e il contesto in cui si attiva il cambiamento ad opera dei partecipanti al programma d'intervento in ragione della intenzionalità strategica che viene perseguita in ragione del ruolo che essi hanno inteso ricoprire. I partecipanti, l'organizzazione e il contesto, assieme, cambiano e apprendono cosa cambiare e come fare a promuovere e a realizzare il cambiamento. "
Renato Di Gregorio
Dicembre 2002
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