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Organizzare le Organizzazioni del Territorio: il ruolo della formazione-intervento

Programma

Apertura del Convegno

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Roma 25 Gennaio 2000
Formazione-Intervento e Territorio
 
Luca Zaia

 

Luca Zaia, presidente della Provincia di Treviso

La Provincia di Treviso ha delle prerogative uniche: conta 760.000 abitanti, ha un imprenditore ogni 7 abitanti, fa formazione in proprio da più di 50 anni.
 
La formazione di primo livello che fa, non risponde esilmente alle richieste del territorio; i corsi durano tre anni con la possibilità di recuperare una fascia della popolazione che altrimenti non studierebbero negli anni della obbligatorietà.
Il Governo, però, non riconosce l’obbligatorietà scolastica ai centri di formazione professionale.
 
Il Fondo Sociale Europeo in Italia funziona poco perché si fanno più di seicento corsi di formazione sociale europea in Provincia di Treviso, dove il 70% dei quali non ha nessun impatto sul mercato!
Da ciò emerge che non c’è programmazione, ovvero l’incontro tra la domanda e l’offerta e un utopia sia sul settore formativo, sia sul settore del mercato del lavoro.
 
C’è sicuramente la necessità di lavorare sul primo livello formativo, ma è opportuno investire anche sul secondo livello formativo che risponde alle esigenze del mercato. Ma ancora non si è pronti perché la Provincia richiede deleghe certe alla Regione Veneto, deleghe che la Regione ancora non dà e che deve ancora applicare dotazioni legislative minimali come la legge Bassanini che permettono di dare risposte al territorio.
 
L’imprenditoria trevisana chiede alla formazione che le catene decisionali siano il più corte possibile in modo da programmare sul territorio, chiede che la formazione di secondo livello dia risposte concrete al mondo dell’imprenditoria  e del mercato del lavoro.
 
È necessario che il sistema pubblico non sia ingessato; tale necessità è vissuta dagli amministratori, dal territorio.
C’è un nuovo interlocutore della formazione, un nuovo utente che non è più le persona da alfabetizzare, ma è il laureato che ha sicuramente un grosso bagaglio culturale, ma che non è in grado di inserirsi nel settore lavorativo, per cui occorre pensare a servizi formativi anche per loro.
 
Un altro aspetto su cui ci si dovrebbe occupare con la formazione è quello del passaggio generazionale perché i più grossi fallimenti imprenditoriali sono dati dal fatto che il passaggio generazionale non è stato gestito; questa è forse la più grossa sfida della formazione perché il figlio dell’imprenditore non è in grado di affrontare la sfida nella guida della futura azienda.
 
La nuova sfida che ha la Provincia di Treviso è quella di portare avanti una triangolazione di grande importanza cioè l’orientamento professionale, la formazione ed i servizi di impiego, di mettere in rete l’ufficio di collocamento e l’ufficio del lavoro, quali realtà territoriali.
 

 
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