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Roma 23 Novembre 2006
Progettare il futuro nelle organizzazioni, responsabilità, consapevolezza e buone norme
Università La Sapienza
via Salaria
 
Il 23 novembre 2006, presso il Centro Congressi della Facoltà di Scienze della Comunicazione, si è tenuto il Convegno “Progettare il futuro nelle organizzazioni: responsabilità, consapevolezza e buone norme” organizzato dalla cattedra di Ergonomia con il patrocinio della Società Italiana di Ergonomia del Lazio e dell’Istituto di Ricerca sulla Formazione Intervento.
Il tema del convegno è stato sviluppato su due linee di interesse principali: l’innovazione nelle organizzazioni, basata sul rispetto del benessere psicofisico e sulla valorizzazione delle persone, e l’innovazione nei territori, studiati come organizzazioni da riprogettare per favorire le interazioni e la possibilità di scelte condivise, nel rispetto delle persone che vi abitano o vi soggiornano e dell’ambiente, con l’obiettivo della qualità delle innovazioni e dei supporti tecnologici.
Si tratta di due aspetti del cambiamento sui quali si può intervenire utilizzando molte esperienze di progettazione, come anche il corpo di conoscenze sviluppato dall’ergonomia, per realizzare contesti di vita e di lavoro vitali ed efficaci affidati ad una gestione attenta e consapevole delle responsabilità e delle risorse.
Le riflessioni sull’innovazione ergonomica nelle aziende è partita da un caso emblematico del nostro passato, quello di Adriano Olivetti, presentato da Mario Pianta, dell’Università di Urbino. Quell’esperienza è una grande ispirazione per le aziende che si propongono oggi di agire con responsabilità verso l’interno e verso l’esterno dell’organizzazione. Si tratta di un modello che ha anticipato ipotesi innovative per l’azienda e per il territorio che oggi cominciano a sembrare più vicine. In rappresentanza delle aziende che oggi vogliono spingersi in questa direzione compiendo un salto culturale rilevante Margherita Bufardeci di Poste Italiane ha parlato della crescente consapevolezza della dirigenza in relazione a questi temi, dell’importanza della formazione ed ha presentato un progetto di responsabilità sociale su cui si sta impegnando l’azienda. Fabio Alessandri, Associazione Triartis, ha presentato la filosofia di gestione aziendale della Brunello Cucinelli SpA. un’azienda di grande successo internazionale guidata dal fondatore con una profonda attenzione alla qualità della vita di lavoro ed alla libertà di comunicazione dei dipendenti. Patrizia Cinti, Università La Sapienza, ha presentato un caso di valorizzazione delle competenze realizzato con una particolare metodologia e-learning presso il Comune di Roma e Paola Cenni, ENEA, ha ripercorso le principali acquisizioni di buone pratiche nell’esperienza interdisciplinare dell’approccio ergonomico all’organizzazione. Antonio Messia, UIL, ha ricordato sperimentazioni aziendali caratterizzate da grande attenzione ai problemi sociali, come quella della Zanussi, e le difficoltà nel confronto tra le parti sociali.
Per quanto riguarda il territorio Renato di Gregorio, Istituto di Ricerca sulla Formazione Intervento, ha mostrato con grande chiarezza come si può trasformare un territorio che si sviluppa in modo casuale, come spesso accade, in una organizzazione avanzata e responsabile con diversi soggetti e diversi compiti ma integrata per quanto riguarda gli obiettivi, le procedure e il controllo dei risultati. In un’organizzazione territoriale di questo tipo le informazioni e le comunicazioni fluiscono facilmente. A sostegno di questa ipotesi ha presentato il caso RISO, realizzato come progetto di e-government in tre province della Puglia e che coinvolge novanta comuni nella costruzione di servizi per i cittadini. Antonella Ciocia, IRPPS-CNR, ha presentato un modello di intervento partecipativo per il miglioramento dei servizi sociali nei territori, che nasce da una ricerca realizzata a Vallo di Lucania per studiare la situazione del welfare locale.
Infine Domenico De Masi, Università la Sapienza, ha illustrato lo sviluppo di un turismo di qualità a Ravello attraverso diverse iniziative, l’ultima delle quali prevede la costruzione di un auditorium di grande pregio architettonico, progettato da Oscar Nyemeyer, per consentire il turismo culturale anche nei mesi invernali e consolidare le risorse economiche locali.


 
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